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Fino al 7 aprile 2024 il Museo degli Innocenti di Firenze accoglie la mostra Alphonse Mucha. La seduzione dell’Art Nouveau. Sono esposte oltre duecento opere che illustrano la Belle Époque, quando Parigi, tra fine Ottocento e inizio Novecento, è al centro del mondo. Mucha diventa popolarissimo anche grazie all’incontro con Sara Bernhardt, l’attrice più famosa dell’epoca che gli affida la sua immagine. Le sue opere, le sue illustrazioni, i poster teatrali e la nascente pubblicità sono accessibili a tutti. Nasce con lui una nuova forma di comunicazione: la bellezza di fanciulle in fiore, ritratte in una commistione tra sacro e profano, voluttuose e seducenti figure, rappresentate con uno stile compositivo unico, sono diventate caratteristiche del famoso “stile Mucha”. Nel 1910 torna a Praga e si dedica per quasi venti anni a quello che è considerato il suo più grande capolavoro, l’Epopea slava, opera colossale composta da venti enormi tele in cui racconta i principali avvenimenti della storia slava. Mucha morirà a Praga nel 1939.