Fino al 6 novembre 2022 presso il Convento di San Bonaventura a Bosco ai Frati sarà visibile il capolavoro di Nicolas Froment: il Trittico con le Storie di Lazzaro, Marta e Maria che dopo quasi duecento anni ritorna al Monastero che lo aveva custodito. Era stato rimosso dal convento a seguito delle soppressioni napoleoniche e poi dal 1841 si trovava custodito presso gli Uffizi. In occasione del programma "Terre degli Uffizi" è ritornato al convento.
La pala d’altare è datata 1461 e firmata sugli sportelli dall’artista che risulta attivo tra la Francia settentrionale e la Provenza tra il 1462 e il 1483. Il Trittico era stato commissionato dal vescovo Francesco Coppini (Prato 1402 – Roma 1464) nel corso delle sue missioni diplomatiche all’estero: il committente, identificato dallo stemma, è raffigurato in preghiera davanti alla Vergine, sulla parte posteriore di una delle ante. Caduto in disgrazia presso il papato ebbe i suoi beni confiscati e il dipinto entrò in possesso della famiglia Medici e poi donato ai frati da Cosimo d’ Medici che acquistò l’intera zona dove sorge il convento e ne assunse il patronato.